Il fotoinvecchiamento (in inglese photoaging) è un particolare stato d’invecchiamento cutaneo causato dal danno cronico provocato dai raggi ultravioletti che vanno a danneggiare le strutture della pelle, aumentando i processi ossidativi e l’instabilità delle cellule della cute e provocando danni al Dna. Questo si traduce in uno squilibrio nella produzione di collagene e nella sostituzione delle fibre connettive danneggiate.
Anche lo stress ossidativo, indotto anche dal fumo e dall’inquinamento, sono altre cause del photoaging.
In età giovanile esiste un equilibrio tra la sintesi di nuovo collagene, da parte dei fibroblasti e la degradazione del collagene da parte di alcune molecole. Questo meccanismo viene accelerato dalle modificazioni profonde nell’attività dei fibroblasti che altera il recupero di collagene, determinando un processo di invecchiamento più rapido della pelle, provocando la formazione di rughe e di macchie, la perdita di tono e di elasticità cutanea e l’ispessimento cutaneo.
Questo tipo di alterazioni cutanee, precoci rispetto all’età anagrafica e che si sommano a quelle fisiologiche dell’invecchiamento, sono sempre più diffuse nella popolazione, sia per il richiamo estetico dell’abbronzatura, che si traduce anche nell’uso pericoloso di lampade abbronzanti, sia per la scarsa consapevolezza dei danni che i raggi solari possono causare alla pelle, tra i quali anche il tumore.
I danni da fotodanneggiamento possono comportare conseguenze estetiche importanti, ma anche sistemiche: vanno, quindi, valutati con attenzione. Pertanto, il primo passo, è eseguire una visita Dermatologica e di Medicina Estetica, in cui viene svolto un esame clinico dei danni visibili e vengono indicati gli eventuali esami dermatopatologici necessari, e l’esecuzione del check-up cutaneo.
Nel mio studio di Dermatologia e Medicina Estetica è possibile effettuare trattamenti di ringiovanimento volto, collo, decolleté e mani mediante metodiche di ultima generazione con luce pulsata medica per rughe fini.
Le tecniche di ringiovanimento, in passato, potevano contare solo sull’impiego di laser di tipo ablativo che intervenivano rimuovendo gli inestetismi dall’epidermide. Oggi, invece, possiamo contare su tecnologie più moderne e meno invasive e su trattamenti di Fotoringiovanimento non ablativo, che forniscono energia al derma sotto forma di calore senza danneggiare l’epidermide. La Luce Pulsata penetra nello strato dell’epidermide non superando i 2 mm, diffondendo il calore prodotto in modo selettivo al derma, quindi il trattamento risulta meno invasivo rispetto a quelli eseguiti con radiofrequenza frazionata o con laser ablativi.
I vantaggi del trattamento con laserterapia non ablativa sono molteplici:
- non vi è anestesia
- assenza di dolore
- nessuna inabilità nelle proprie attività quotidiane.
Il trattamento è indicato per pazienti di qualsiasi fototipo ed età.
Già dai primi trattamenti si potrà notare una pelle molto più luminosa in virtù della contrazione delle fibre collagene. In seguito, l’energia assorbita dal derma nella forma del calore determina una texture cutanea rinnovata e ringiovanita grazie alla produzione di nuovo collagene, responsabile di restituire alla pelle tono ed elasticità.
Con la laserterapia è possibile intervenire senza alcuna controindicazione o effetto collaterale.
Il trattamento di fotoringiovanimento laser ha una durata di circa 30 minuti e il numero di trattamenti si aggira intorno alle 3 – 5 sedute a distanza di almeno 20-60 giorni l’una dall’altra (la distanza delle sedute è determinata dal protocollo operativo scelto in base al singolo paziente).
Oltre che nel ringiovanimento di viso, collo, decolletè e mani, il fotoringiovanimento tramite Luce Pulsata trova applicazione anche nella risoluzione di inestetismi come:
- piccole cicatrici da acne, da varicella e post-traumatiche;
- smagliature;
- rughe di lieve e media entità.
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