Anatomia delle labbra
Proporzioni corrette
Le labbra rappresentano un’entità anatomica importantissima, la cui forma condiziona in modo assoluto la bellezza e l’armonia di un volto.
Di gran moda e in continuo aumento è il ricorso alla medicina estetica per aumentare il volume delle labbra, per correggere le imperfezioni e le asimmetrie, per ridare turgore a labbra sottili per definire i contorni, come se fossero labbra truccate. Nelle donne più mature, con angoli della bocca rivolti verso il basso, le famigerate “rughe della marionetta”, gli stessi vengono risollevati conferendo un nuovo aspetto giovanile.
Il medico estetico che si accinge a correggere i difetti, a modificare o valorizzare le caratteristiche delle labbra deve assolutamente tenere conto di alcuni importanti parametri, senza mai alterare l’armonia del volto che si vuole migliorare. Il rapporto con naso ed il mento è il fattore principale che conferisce un ottimo risultato. Possono essere grandi, piccole, a forma di cuore o allungate, ma per essere veramente belle devono apparire naturali!
Questi parametri devono essere valutati con un attento esame clinico di tutti il volto ed, in particolare, della regione labiale: bisogna fare attenzione a rilevare ogni piccola disarmonia in relazione all’età ed alle modificazioni indotte dal photoaging.
IMPORTANTE: un labbro piatto non diventerà mai arcuato! Bisogna ricordare le basi anatomiche del volto, per non sfociare nell’esagerazione nella disarmonia.
È bene anche distinguere le diverse caratteristiche di genere delle labbra: le labbra maschili sono differenti dalle labbra femminili. Il labbro femminile ideale è caratterizzato da una mucosa ben estroflessa e rappresentata, turgida e mai tesa. Il prolabio non deve essere tanto lungo da diminuire l’esposizione dei denti nel sorriso, o peggio, eccessivamente corto da esporre troppo le gengive.
L’arco di cupido ed il filtro (le salienze) devono essere ben presenti, ma non devono mai superare la mucosa, per non avere l’effetto del labbro a papera. Il labbro maschile, invece, è più sottile di quello femminile, meno carnoso e le salienze meno marcate, tuttavia si può differenziare in base all’origine razziale.
Il filler, per definizione, è una sostanza iniettabile che serve ad aumentare i volumi, riempire i solchi e le depressioni, distendere le rughe attraverso il loro riempimento. I filler più utilizzati sono a base di acido ialuronico prodotto da un processo di fermentazione batterica e strutturati in un “gomitolo”, processo tecnologico definito di crosslinkaggio, che ne conferisce diversa elasticità e resistenza alla degradazione enzimatica.
La scelta del filler deve essere eseguita con la massima competenza da un medico estetico, secondo le caratteristiche reologiche del prodotto e di destinazione sul volto del paziente.
Per informazioni e prenotazioni
Al/alla paziente trattato/a contestualmente alla procedura svolta viene rilasciato nell’immediato il nome del prodotto utilizzato, data di scadenza e lotto per una tracciabilità dello stesso a tutela del paziente secondo i principi deontologici della medicina estetica.
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