Nuovo ecotomografo acquistato per lavorare in sicurezza e inquadrare in maniera più completa clinico-strumentale alcuni inestetismi del volto. Inestetismi insorti dopo trattamenti con Filler o altri riempitivi o successivi a reazioni avverse. Complicanze da Filler sia riassorbibili che soprattutto, permanenti. Eventi avversi purtroppo oggi sempre più frequenti.
Inoltre è indispensabile per la stadiazione della pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (cosiddetta “cellulite”) e di conseguenza per instaurare una terapia corretta.
Le ecografie di cute e sottocute (diversamente anche chiamate ecografie dei tessuti molli) sono esami diagnostici che permettono di valutare le dimensioni di una tumefazione che, a seconda dei casi, si trova sotto la pelle o comunque negli strati superficiali del corpo.
Questo tipo di accertamento non è invasivo e permette di studiare le lesioni della pelle o dei tessuti sottostanti attraverso gli ultrasuoni: si tratta di onde sonore ad alta frequenza che non determinano alcun pericolo per i tessuti del corpo umano.
Ecco, quindi, che è possibile studiare le lesioni e verificare il loro sviluppo in profondità, così come i rapporti con i vasi sanguigni e le strutture profonde.
L’indagine ecografica si rivela una utile metodica diagnostica che consente di riconoscere le alterazioni dermiche, intra-adipose, muscolari e periostee indotte da trattamento con Filler.
La parte del corpo oggetto di valutazione viene scoperta in modo che possa essere applicato del gel: quest’ultimo funge da interfaccia fra la pelle e la sonda ecografica in modo che non ci siano bolle di aria che potrebbero rappresentare una barriera per le onde ecografiche.
In Medicina Estetica ha una valenza fondamentale.
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